Molti capi sono realizzati in poliestere cotone, che si rivela essere uno dei tessuti più utilizzate per l’abbigliamento da lavoro. Questo perché è un tessuto che ha numerosi vantaggi e spesso viene preferito al 100% cotone o al 100% poliestere. Vediamo quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’abbigliamento in misto cotone, poliestere e di quello in puro cotone.
I capi in misto cotone-poliestere
Nell’abbigliamento antinfortunistico e tecnico il tessuto più usato è quello misto cotone-poliestere, perché riesce a combinare perfettamente le caratteristiche migliori delle due fibre.
I capi in misto cotone-poliestere sono traspiranti, delicati sulla pelle, non si deformano e non infeltriscono.
Questi sono alcuni dei principali vantaggi dell’utilizzo di questa fibra, naturalmente, a seconda della percentuale di cotone e poliestere, le caratteristiche dell’indumento saranno differenti. Più sarà alta la percentuale di poliestere più si sentirà il caldo d’estate e il freddo d’inverno e più il tessuto brucerà a contatto con scintille occasionali.
L’abbigliamento da lavoro adotta questo tipo di tessuto proprio per la sua estrema versatilità e per la resistenza ai lavaggi. A questo proposito, bisogna ricordare che i tessuti in misto cotone-poliestere possono essere lavati in lavatrice (sempre seguendo le istruzioni riportate sull’etichetta) a una temperatura non superiore ai 60°.
Cos’è il poliestere e quali sono i vantaggi e gli svantaggi
Il poliestere è una fibra sintetica derivata dal petrolio e il suo uso nell’abbigliamento risale a circa 70 anni fa, quando fu utilizzato per la prima volta dal marchio inglese Terylene.
Oggi il poliestere viene usato soprattutto come imbottitura per gli indumenti invernali, per i capi in pile e come materiale traspirante per l’abbigliamento tecnico-sportivo come le t-shirt tecniche. Naturalmente, come abbiamo già detto il poliestere viene anche usato in combinazione con altre fibre, sia sintetiche che naturali.
Ma come mai questa fibra ha una così larga diffusione? Il poliestere ha un aspetto lucido, che rende i capi molto d’impatto, in più, se opportunamente lavorato, questo materiale risulta anche molto piacevole al tatto.
Ma quello che fa preferire il poliestere ad altre fibre nell’abbigliamento da lavoro (anche se sono pochi i capi realizzati in 100% poliestere), è la resistenza all’abrasione e al taglio, l’impermeabilità e, come abbiamo già detto, può diventare anche un buon traspirante. Inoltre, i capi in poliestere offrono un buon isolamento termico e asciugano rapidamente.
Tra gli svantaggi del poliestere, vi è la formazione di quelle antiestetiche palline in seguito allo sfregamento o ai continui lavaggi, la facilità con cui sviluppa cattivi odori e trattiene le macchie e, non ultimo, che genera cariche elettrostatiche e attira molta polvere.
Cos’è il cotone e quali sono i vantaggi e gli svantaggi
Il cotone non ha bisogno di molte presentazioni, è la fibra naturale più usata al mondo e utilizzata per fabbricare abbigliamento e tessuti vari.
Tra i vantaggi di questa fibra c’è la sua straordinaria capacità di assorbire l’acqua, che lo rendono un materiale perfetto per assorbire il sudore dalla pelle. Il cotone è poi anallergico, disperde il calore corporeo (quindi in inverno si sente meno il freddo e in estate meno il caldo), non sviluppa cattivi odori, se di buona qualità ha anche un’ottima resistenza e non brucia a contatto con scintille occasionali. Ecco perché il cotone è molto usato per l’abbigliamento intimo, asciugamani e lenzuola e meno nell’abbigliamento tecnico.
Questo non vuol dire che non abbia svantaggi, anzi, anche questa fibra non è perfetta: non è un forte isolante termico, si sgualcisce facilmente, soprattutto a contatto con l’acqua e, di solito senza un trattamento adeguato tende a restringersi al primo lavaggio.
Come lavare l’abbigliamento in poliestere e in cotone
Ovviamente, capi in fibre diverse hanno bisogno di lavaggi diversi. Per i capi in poliestere, bisogna innanzitutto verificare se sono al 100% in poliestere o sono combinati con qualche altra fibra. Nel primo caso, non bisogna mai superare i 40° di temperatura, mentre nel caso di fibra mista, si può arrivare anche a 60°. Bisogna sempre controllare l’etichetta, perché ci sono determinati capi che vanno lavati a secco e, in tal caso, bisogna necessariamente rivolgersi a una lavanderia.
Fare anche molta attenzione al detersivo utilizzato: controllare che non contenga candeggina e usare sempre l’ammorbidente, che riduce l’elettricità statica dei capi in poliestere. Nel caso si voglia asciugare i capi nell’asciugatrice, fare attenzione al programma selezionato, per evitare di restringere gli indumenti.
Anche per il cotone, bisogna sempre far riferimento all’etichetta, anche perché, per alcuni capi, è sempre preferibile lavare a mano in acqua fredda, per evitare spiacevoli inconvenienti. Per il resto, il cotone sopporta temperature fino a 40° in lavatrice. Essendo comunque una fibra molto delicata, molta attenzione va data soprattutto al detersivo, cercando di non usare prodotti con sbiancanti ottici, che sono sostanze chimiche molto dannose per la pelle e per l’ambiente. Certo, danno subito il risultato sperato, eliminando le macchie e donando un bianco splendente ai capi, ma sono estremamente tossici e inoltre rovinano i capi a colore.
Fare anche attenzione al calore, che è un nemico degli indumenti in cotone, visto che tende a restringerli. Anche in questo caso, via libera all’asciugatrice ma facendo molta attenzione al programma adatto.