La tecnologia fa la differenza
A differenza di altre specie animali, la razza umana è riuscita ad adattarsi ad ambienti naturali diversi e sopravvivere ovunque. Questo è stato possibile principalmente grazie alla nostra capacità di sviluppare nuovi attrezzi e tecnologie.
I primi attrezzi
Più di due milioni di anni fa durante il paleolitico i primi esseri umani iniziarono a creare vari attrezzi. I primi utensili erano molto semplici, ma mostravano chiaramente l’uso di una serie di procedure a dimostrazione di un certo grado di intelligenza. La maggior parte erano pietre scheggiate.
Passo dopo passo, furono sviluppati attrezzi sempre più complessi e standardizzati. Un buon esempio è il bifacciale, un utensile in pietra solitamente di forma ovale o triangolare, spesso scheggiato e lavorato allo scopo di renderlo tagliente o appuntito a una estremità. Questi strumenti continuarono ad evolversi nel tempo, fino ad arrivare all’ideazione di archi, frecce e arponi, usati prevalentemente per la caccia.
L’antico Egitto, una delle prime civilizzazioni
Seguendo l’evoluzione umana arriviamo a una delle più antiche civiltà conosciute: gli egizi. La cultura egiziana si sviluppò lungo il Nilo, che con l’agricoltura rappresentava la base per il sostentamento del popolo egizio. Gli agricoltori egizi utilizzavano già una miriade di attrezzi, prevalentemente realizzati in legno. Gli utensili più importanti erano il vassoio e la falce.
La lavorazione dell’oro e dell’argento svolgeva un ruolo altrettanto importante. Grazie ai progressi fatti nella ricerca, nel modellamento e nella lucidatura di questi metalli preziosi, poterono essere create opere d’arte come le maschere funerarie di Tutankhamon e il re Psusennes I.
Per lavorare la pietra gli antichi egizi usavano già attrezzi come la sega, il martello e lo scalpello. Utensili fondamentali per la costruzione dei grandi templi e piramidi dedicati agli dei e ai faraoni.
Sono stati rinvenuti anche attrezzi per la lavorazione del legno come accette, piccole asce, coltelli, martelli, utilizzati prevalentemente per la carpenteria navale, lavori di carpenteria quotidiana e funeraria e per l’armamento.
La lavorazione della pietra e la carpenteria nell’antica Grecia e nell’impero romano
Nell’antica Grecia e nell’impero romano lavorare la pietra era un compito fondamentale che richiedeva complicati passaggi per estrarre blocchi di pietra di una certa misura e forma. Per fare fronte a questo compito furono creati vari attrezzi: particolari scalpelli e martelli per tagliare la pietra, il martello e il picchetto del tagliapietre e scalpelli per scolpire la pietra. Nella carpenteria venivano usati strumenti come accette, martelli e pialle per creare mobili, parti di edifici e navi. Per assemblare le varie parti era necessario l’utilizzo del cesello.
La varietà dei mestieri nel medioevo
L’affermarsi delle gilde nel medioevo fu determinante per lo sviluppo di nuovi attrezzi. Le gilde erano gruppi di artigiani che esercitavano una determinata professione, come per esempio i costruttori edili, carpentieri, tagliapietre e scultori. Per ogni professione furono creati e ideati nuovi attrezzi. Per esempio per il settore edile sono stati rivenuti utensili come scalpelli, cazzuole, piombini, seghe, trapani e asce. È interessante sottolineare che la maggior parte degli attrezzi che usiamo oggi hanno mantenuto la stessa forma e funzione del medioevo.
Il medioevo si caratterizzò per un incremento importante della popolazione e il suo sostentamento dipendeva dal controllo e dal miglioramento dei cicli agricoli. Questo richiedeva un perfezionamento dei processi e il conseguente miglioramento degli attrezzi agricoli.
Il motore a vapore e la rivoluzione industriale
Alla fine del XVII ebbe luogo una trasformazione economica, sociale e tecnologica: la rivoluzione industriale. L’innovazione tecnologica più importante fu sicuramente il motore a vapore, che usando il vapore acquifero, trasformava l’energia termica in energia meccanica, accelerando i processi produttivi, che contribuirono alla nascita delle produzione di prodotti in massa.
Il miglioramento dei motori a vapore, la scoperta di materiali più resistenti e l’utilizzo di parti in metallo permise di perfezionare le macchine utensili. Più tardi, intorno al 1870, con l’avvento dell’elettricità, si cominciò a usare ampiamente questa nuova forma di energia nelle industrie per le macchine utensili.
In questo periodo nacquero nuovi modi di assemblare le parti. La vite, grazie al maggior potenziale di fissaggio e la facile rimozione, sostituì il chiodo; la saldatura rimpiazzò i rivetti e la colla iniziò ad essere usata per fissare insieme vari elementi.
Gli attrezzi, la chiave per l’evoluzione umana
Concludendo possiamo affermare che l’evoluzione tecnologica ha cambiato l’evoluzione umana. Le tecniche lavorative, l’adattamento all’ambiente circostante, il perfezionamento e l’innovazione non sarebbero stati possibile senza la creazione di attrezzi da lavoro.