Fabio Fasanari, conosciuto dal suo pubblico come “Faziarte”, è uno street artist di Viterbo con un talento e una creatività straordinari. Ha un buon seguito sui social, dove pubblica foto e video dei suoi murales e delle sue opere. La sua è una storia ricca di passione e coraggio, e siamo fieri di potervela raccontare.
La carriera di artista di Fabio segue un percorso atipico. Dopo una laurea in ingegneria meccanica, si rende ben presto conto di voler seguire la sua vera passione: l’arte. Decide quindi di stravolgere radicalmente la propria vita e dedicarsi con tutto sé stesso al disegno e da autodidatta inizia a sperimentare con vari tipi di stili e tecniche. Documenta i propri lavori sui canali social e realizza ritratti per calciatori e personaggi dello spettacolo, raggiungendo un pubblico sempre più grande.
Würth MODYF Italia collabora con Faziarte sui canali social ormai da gennaio 2022 e siamo orgogliosi dell’amicizia che ci lega. La scorsa estate l’intero Gruppo Würth MODYF ha deciso di sponsorizzare un suo progetto che ci ha colpito per il suo forte messaggio.
Continuate a leggere per sapere come è andata!
UN LUOGO RICCO DI STORIA
L’opera di Faziarte sorge a Canepina, un suggestivo borgo in provincia di Viterbo. Il paese porta ancora i terribili segni di un devastante bombardamento avvenuto il 5 giugno 1944 che ha causato numerose vittime e la distruzione di un numero significativo di abitazioni e edifici storici. L’obiettivo del murales è quello di commemorare la tragedia e creare nuovi spazi della memoria in questo delicato periodo storico.
Prima di realizzare il progetto, Fabio prepara un concept, disegnando un bozzetto dell’opera finale per valutare dimensioni sulla parete. Durante i numerosi sopralluoghi nel centro del borgo per scegliere la parete su cui dipingere il murales, conosce i superstiti del bombardamento e ascolta i loro dolorosi racconti.
PREPARARE LA PARETE
Per la sua opera di street art Faziarte sceglie la parete di un edificio storico distrutto dai bombardamenti. Il muro reca ancora i resti della vecchia struttura, tanto che viene deciso di non copre l’intera parete con il suo murales, lasciando ben visibili i segni della distruzione.
Prima di poter iniziare a disegnare, la parete deve essere innanzitutto stuccata e levigata. Non appena la superficie intonacata è asciutta, si iniziano a delineare i contorni del disegno sulla parete.
UN SIGNIFICATO PIÙ PROFONDO
Prima di iniziare a dipingere, Faziarte sotto le sue opere scrive sulla parete una frase significativa o una citazione. Questo gesto non serve solo a veicolare un messaggio più profondo, ma funge anche da griglia per l’opera che verrà poi realizzata sopra.
Per questo progetto ha scelto la poesia di Ungaretti San Martino del Carso: scritta durante la Prima Guerra Mondiale, descrive il dolore e la sofferenza della perdita. Un messaggio di commemorazione e speranza.
MASSIMO COMFORT E RESISTENZA
Per lavorare Faziarte indossa la collezione Cetus di Würth MODYF. È realizzata con tessuti resistenti anche a lavaggi più duri, necessari per togliere le tracce di pittura dagli indumenti. La linea di abbigliamento da lavoro Cetus garantisce massima libertà di movimento e comfort, consentendogli di concentrarsi al meglio sulla sua arte. La collezione Cetus è certificata con il marchio OEKO-TEX® MADE IN GREEN, che garantisce un processo produttivo privo di sostanze nocive.
COLORARE NEGLI SPAZI
Faziarte ha uno stile particolarissimo fatto di macchie di colore, che usa per creare ombre e movimento nelle sue opere. Questo stile in realtà è nato qualche anno fa per caso, durante un’esposizione in una delle gallerie d’arte sua città. Per l’occasione Fabio aveva scelto di realizzare un’opera su tela in tempi brevissimi. Il progetto prevedeva una base fatta di macchie di pittura sulle quali avrebbe poi dovuto sovrapporre dei mezzi toni per realizzare le sfumature. Non essendo riuscito a completare quest’ultima fase, fu costretto ad esporre l’opera incompiuta, tanto che scelse di intitolarla The Unfinished. Il risultato finale ebbe però un successo tale che scelse di adottare questo stile “maculato” anche nelle opere successive.
Dopo questo episodio che cambiò il suo stile, un amico un giorno gli disse che il suo modo di dipingere ricordava molto i libri da colorare per bambini. Da questo commento gli venne quindi l’idea di chiamarlo “Colorare negli Spazi”.
UN NUOVO SPAZIO PER LA MEMORIA
Dopo giornate di intenso lavoro, l’opera Pietà è finalmente completata. Raffigura una giovane donna che tiene delicatamente tra le braccia un suo caro. La scena si ispira alla “Pietà” di Michelangelo, una delle più celebri opere al mondo sul tema del dolore della perdita. Con il suo murales Faziarte ha creato una reinterpretazione della celebre scultura, non solo per commemorare il bombardamento di Canepina, ma anche per sensibilizzare le persone sui terribili effetti di tutte le guerre.
L’intero Gruppo Würth MODYF è fiero di aver contribuito alla realizzazione di un’opera così potente e di sostenere il lavoro di un giovane di talento come Faziarte e gli auguriamo di tornare alla sua arte al più presto. Forza Fabio!