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10 consigli per scegliere le scarpe da lavoro

La scarpa è la cosa più simile a una casa per chi lavora in ambienti duri. È l’unica separazione tra il lavoratore e il terreno sotto di lui. Un terreno che spesso non è ospitale e dove possono succedere cose pericolose. Le superfici e le condizioni su cui si lavora sono diverse e moltissime, le attività che vi si svolgono sopra non sono meno numerose, e anche i piedi vogliono la loro parte.

Scegliere le scarpe da lavoro è una scelta importante e molto personale, ecco perché ci limitiamo ad alcuni criteri di orientamento generale, 10 consigli per scegliere la scarpa da lavoro giusta:

Le norme sulla sicurezza, prima di tutto


È importante capire di quale protezione o classe di sicurezza si ha bisogno. La classificazione delle scarpe antinfortunistiche è normata a livello europeo dalla norma EN ISO 20345:2011 (per calzature di sicurezza con un puntale resistente ad un impatto fino a 200 Joules) che definisce 8 diversi livelli di protezione in altrettante sigle che, in ordine crescente di sicurezza sono: SB, SBP, S1, S2, S4, S1P, S3, S5. Per capire su quale standard di sicurezza orientarsi può tornare utile lo schema che trovi nella galleria.

Le specifiche opzionali


Esistono inoltre ulteriori specifiche dette “opzionali” per le calzature non esposte a rischi meccanici, queste comprendono aspetti come l’isolamento alle temperature basse (CI) o alte (HI), l’impermeabilità (WR), e la dissipazione elettrica (ESD). Nessuno meglio di te può valutare quali sono importanti per il tuo lavoro.

Scarpe alte o basse? Aperte o chiuse?


Esistono tipologie di scarpe diverse adatte a utilizzi e ad ambienti di lavoro diversi:

  • Scarpa alta: perfetta per chi ha bisogno di un sostegno e protezione della caviglia o per chi ha bisogno di proteggersi dal freddo
  • Scarpa bassa: perfetta per chi è alla ricerca di flessibilità e leggerezza
  • Stivale: Per chi deve affrontare intemperie come pioggia, neve e freddo. Lo stivale in gomma garantisce impermeabilità assoluta
  • Sandalo: perfetto per chi soffre tanto il caldo e di gonfiore ai piedi. Ricordiamoci che non è indicato per ambienti lavorativi dove ci si sporca molto e dove il rischio di urti è maggiore come nell’edilizia
  • Zoccolo: dotato di suola antiscivolo, è indicato per ambienti sanitari e nel settore gastronomico

Piedi diversi, calzate diverse. Attenzione alla larghezza


La scarpa non cambia solo in base all’utilizzo che se ne deve fare ma anche al piede che deve contenere. Per non compromettere il comfort nel lungo periodo, è importante scegliere le giuste dimensioni della scarpa: la scarpa deve essere comoda, fasciare il piede senza comprimerlo e offrire un appoggio confortevole. In questo la “larghezza” della scarpa antinfortunistica ha un ruolo determinante, come regolarsi? Se hai il piede largo, scegli scarpe di larghezza mondopoint 11 o superiore, se sei una donna scegli una calzata più stretta (mondopoint 10 o 10,5).

 

La scelta della tomaia: resistenza, comfort, estetica


La scelta della tomaia (tutta la parte della scarpa che non è suola, lacci, puntale o linguetta)
 non è solo un fatto estetico. La scelta di un materiale piuttosto che un altro o di una specifica lavorazione incidono sul comfort soprattutto per chi indossa le scarpe per lavorare 8+ ore al giorno. Alcuni esempi: per chi lavora in ambienti duri come i cantieri edili è preferibile optare per una tomaia semplice, con poche cuciture e realizzata interamente in pelle fiore. Se invece si lavora in ambienti asciutti, come un’officina meccanica è consigliabile la scelta di materiali leggeri e traspirante come la pelle traforata e scarpe con inserti in mesh.

 

La scelta della suola: meglio rigida o flessibile?


Se parliamo di antiscivolamento, ESD, resistenza a temperature alte e basse, stiamo parlando di caratteristiche che, in una scarpa da lavoro, tirano in causa la scelta della suola. I criteri in base a cui scegliere sono molti, il primo è come sempre il buon senso. Attenzione ai materiali: il poliuretano è più leggero, la gomma più pesante e rigida ma anche più resistente a calore e abrasioni (chiedere a chi realizza le pavimentazioni stradali in asfalto). Ci sono poi differenze legate al profilo e allo spessore della suola: le scarpe più rigide e pesanti possono essere limitanti in alcuni contesti ma garantiscono più protezione al tallone e maggiore ammortizzazione, oltre a un maggiore grip antiscivolo. Sono perfette per persone di corporatura robusta, per chi lavora su terreni accidentati (cantieri edili, forestali..) ma anche per chi apprezza un supporto rigido quando sale e scende da scale a pioli (giardinieri, pittori imbianchini…). Le suole con profilo basso sono più leggeri e flessibili, sono particolarmente indicate per chi durante una giornata lavorativa deve camminare e piegarsi molto e per chi lavora su terreni regolari. È stato calcolato che una persona che lavora in movimento per 10 ore percorre una media di 30 km al giorno, è quindi fondamentale indossare una scarpa leggera e flessibile in quanto riduce il carico sulla schiena e le articolazioni.

 

Lamina e puntale: l’importanza dei materiali


Alcuni anni fa lo standard delle scarpe da lavoro prevedeva che la lamina e il puntale fossero realizzati in acciaio. Per quanto si tratti di un materiale indubbiamente robusto, l’acciaio è anche un metallo piuttosto pesante e attira sia il freddo che il caldo (se per esempio si lavora nella neve e si indossa una scarpa con puntale in acciaio, si soffrirà molto di più il freddo). Oggi puntale e lamina sono realizzati in materiali altrettanto resistenti ma molto più leggeri come il composito e la fibra di vetro. Offrono resistenza e leggerezza, rendendo la scarpa più flessibile. Inoltre proteggono il 100% della pianta (acciaio solo 85%) e fungono da bilanciatore termico
.

 

Prevenire i disagi causati dall’eccesso di sudorazione


La sudorazione eccessiva può essere un problema non indifferente. Oltre ad aumentare la sensazione di caldo e soprattutto freddo ai piedi, la permanenza del piede in un ambiente umido per molte ore consecutive può portare col tempo a favorire la micosi e altre fastidiose patologie. Per chi suda molto consigliamo di scegliere scarpe con fodera interna traspirante, magari accompagnate dall’utilizzo di calzini tecnici adatti.

 

Devi provare un paio di scarpe prima dell’acquisto? Fallo sempre di pomeriggio


Durante l’arco della giornata i piedi si gonfiano, ecco perché quando acquistiamo scarpe da lavoro nuove conviene sempre provarle di pomeriggio.

 

Se si acquista on-line, verificare la politica dei resi del sito prima di ordinare

Scegliere una scarpa da lavoro è una questione molto personale e per questo poter scegliere tra molti modelli e varianti come accade su un e-commerce è un vantaggio notevole. Nel farlo però non sottovalutate la politica dei resi: capita di sbagliare, rimediare non deve essere troppo complicato né oneroso.

articolo a cura di: Modyf

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