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Impermeabile o Idrorepellente? La differenza che conta sul lavoro

Nel mondo dell’abbigliamento da lavoro, garantire protezione contro le intemperie non è un’opzione: è una necessità. E spesso si fa confusione tra due termini molto usati, ma profondamente diversi: idrorepellente e impermeabile.

Conoscere la differenza è fondamentale per scegliere il capo giusto in base al tipo di attività, all’ambiente e al livello di esposizione agli agenti atmosferici.

💧 Idrorepellente: resiste alla pioggia leggera, ma non alla lunga esposizione

Un capo idrorepellente è realizzato con un tessuto trattato in superficie (per esempio con un trattamento DWR – Durable Water Repellent) per far sì che l’acqua scivoli via e non penetri nel tessuto. I capi idrorepellenti, come le giacche in softshell sono:

🔹 Sono ideali per le mezze stagioni e le piogge leggere
🔹 Offrono una protezione antivento grazie alla membrana interna
🔹 Garantiscono una maggiore traspirabilità

Per contesti lavorativi occasionalmente esposti a pioggia e vento, può essere una soluzione sufficiente.

🛡️ Impermeabile: la protezione completa dipende anche dalle cuciture

Un capo può essere realizzato con un tessuto impermeabile, ma ciò non lo rende automaticamente impermeabile nel suo insieme. Per esserlo davvero, deve avere le cuciture nastrate.

Ogni punto in cui due pannelli di tessuto vengono cuciti insieme crea un potenziale punto d’ingresso per l’acqua. Le cuciture nastrate sono sigillate con un nastro termosaldato che impedisce completamente l’ingresso di acqua.

Nel nostro catalogo abbiamo diversi modelli di giacche invernali con le seguenti caratteristiche:

✅ Protezione efficace anche in caso di pioggia intensa o neve
✅ Indispensabile per chi lavora all’aperto, su impalcature, in cantiere, o in condizioni meteo avverse
Impermeabilità garantita grazie alle cuciture nastrate nei punti i tessuti si uniscono

tessuto impermeabile

🔬 Il test della colonna d’acqua: come si misura l’impermeabilità

Per valutare in modo oggettivo il livello di impermeabilità di un tessuto, si usa il cosiddetto test della colonna d’acqua.

Come funziona:

  1. Si monta il tessuto su un’apparecchiatura che applica una crescente pressione d’acqua.
  2. Si misura l’altezza della colonna d’acqua (in millimetri) che il tessuto può sopportare prima che l’acqua inizi a passare.

Alcuni riferimenti pratici:

Colonna d’acqua (mm) Resistenza alla pioggia
0 – 1.000 Non impermeabile, solo idrorepellente leggero
1.000 – 5.000 Resiste a pioggia leggera
5.000 – 10.000 Idrorepellente, adatta a pioggia moderata
10.000 – 20.000 Resiste a pioggia intensa/prolungata
Oltre 20.000 Adatta a condizioni estreme (alpinismo, ecc.)

🔍 Ma attenzione: anche un tessuto da 15.000 mm non è veramente impermeabile se le cuciture non sono sigillate.

👷 Come scegliere il capo giusto per il lavoro

  • Se il rischio di pioggia è occasionale → un capo idrorepellente può bastare
  • Se si lavora all’esterno, in altezza, in condizioni meteo variabili o piovose → è fondamentale scegliere capi impermeabili con cuciture nastrate

Questo dettaglio fa la differenza tra rimanere asciutti e lavorare in sicurezza, oppure rischiare fastidi, raffreddamenti e perdita di concentrazione.

In conclusione:

Nel contesto lavorativo, l’affidabilità dell’abbigliamento tecnico è tutto.

  • Un capo idrorepellente protegge in modo limitato.
  • Un capo impermeabile con cuciture nastrate protegge davvero, anche nelle condizioni più critiche.

👉 Verifica sempre la presenza delle cuciture nastrate: è il dettaglio tecnico che garantisce la tenuta all’acqua, e quindi il comfort e la sicurezza sul campo.

articolo a cura di: Modyf-team

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