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Cosa sono le scarpe ESD

Le scarpe antinfortunistiche ESD sono calzature pensate per proteggere dalle scariche elettrostatiche chi si trova a lavorare in ambienti a rischio. Spesso però si tende a confondere la denominazione ESD con quella “antistatica”; ecco una panoramica che risponderà alle domande più frequenti:

 

Cosa significa la sigla ESD

La sigla ESD deriva dall’inglese ElectroStatic Discharge e indica una scarica di energia statica che passa da un corpo a un altro. Queste scariche possono raggiungere valori superiori a 15000 Volt, anche se generalmente non superano i 5000 Volt, come nel caso della classica “scossa” che si percepisce scendendo dall’auto in una giornata secca e ventosa.

Sui luoghi di lavoro a rischio, le scariche ESD possono essere alla base di incidenti anche gravi (possono innescare un incendio in presenza di materiali infiammabili), e possono danneggiare i macchinari e le loro componenti sensibili.

 

Cosa sono le scarpe ESD

Le calzature marcate ESD si distinguono dalle normali scarpe antinfortunistiche che possiedono solo la marcatura di antistaticità (A), perché sono elettricamente dissipative, ovvero scaricano costantemente al suolo l’elettricità statica accumulata dal corpo umano.

Il loro utilizzo è regolato, come ampliamento di protezione, dalla norma EN ISO 20345:2011.

Una scarpa antistatica infatti ha una resistenza elettrica che va dai 100 kiloohm a 100 megaohm, una scarpa ESD avrà un range dai 100 kilohm ai 35 megaohm; una scarpa ESD è sempre antistatica, ma una scarpa antistatica può non rientrare nella categoria ESD.

È possibile riconoscere una scarpa ESD, grazie a un bollino giallo che le distingue da altri tipologie di scarpe

Le scarpe ESD sono disponibili in tutte le classi di sicurezza e sono necessarie per:

  • Lavori con microchip
  • Produzione di parti elettriche sensibili
  • Nella verniciatura
  • In laboratorio
  • In campo medico
  • Quando si lavora a contatto con liquidi e gas infiammabili

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Le proprietà delle scarpe ESD

Le proprietà antistatiche della scarpa si ottengono grazie a una particolare tecnologia della suola. Essa è composta da poliuretano (PU) e la sua particolare struttura attutisce dai colpi. Un ulteriore vantaggio di queste suole sono le ottime proprietà antiscivolo. L’antistaticità può anche essere raggiunta con una suola in gomma. Le scarpe ESD esistono come sandali, scarpe basse, zoccoli o stivali.

 

Prendersi cura delle scarpe ESD

È molto importante tenere la propria scarpa sempre pulita. La sporcizia può ridurre il grado di protezione e può quindi causare scariche elettriche, che a loro volta possono provocare il danneggiamento di parti di macchinari o persino esplosioni. È necessario evitare di sottoporre le scarpe a sbalzi di temperatura (come ad esempio gelate improvvise) perchè si rischia di abbassare la loro resistenza di contatto.

Il tema della protezione ESD è molto sentito nella cultura antinfortunistica del Nord Europa, in Italia è ancora una tematica ancora poco conosciuta, ma che ha già cominciato a diffondersi tra chi lavora con polveri, attrezzature mediche ad alta tecnologia e componenti elettronici.

articolo a cura di: Modyf

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